Il versamento della prima tranche di fondi a valere su un Piano nazionale di ripresa e resilienza, va alla Spagna. E' stata la Commissione europea a renderlo noto il 22 dicembre segnalando di aver adottato la decisione con la quale ha autorizzato il versamento a Madrid di 10 miliardi di euro.
Il premier Sanchez e le sue tre ministre economiche, Calvino (all'economia), Montero (alle finanze) e Diaz (al lavoro) devono recuperare quel 9 per cento di Pil perso nel 2020 per gli effetti della pandemia, la peggiore contrazione economica dai tempi della Guerra civile del 1936-39. L'emergenza disoccupazione ha dato risalto a Yoland Diaz, ministra comunista e ispiratrice dell'adeguamneto del salario minimo. Il recupero ha riguardato, per ora, solo poco più di un terzo del potenziale perso, registrando nel 2021 un tasso annuale di crescita del Pil del 3,4 per cento, conpreso il modesto apporto del 2,6 per cento accumulato nel terzo trimestre dell'anno.
In questo quadro, il sostegno assicurato dall'erogazione dei fondi del NextGenerationEU è considerato in Spagna determinante per la ripresa del Paese.