Le nuove regole per la Tassonomia dovranno essere approvate dal Consiglio e dal Parlamento Europeo. La tassonomia europea è una classificazione – una vera e propria lista – degli investimenti ritenuti sostenibili in Europa dal punto di vista ambientale.
Secondo una bozza del 31 dicembre 2021, la Commissione europea vorrebbe etichettare gas e nucleare come investimenti “sostenibili” nella tassonomia dell’Unione.
In base a questo documento, i progetti nucleari con permesso di costruzione rilasciato entro il 2045 sarebbero idonei ad attrarre investimenti privati, purché in grado di prevedere piani per la gestione delle scorie radioattive e per il decommissioning, cioè per lo smantellamento delle centrali. Sarebbero ammissibili anche i progetti sul gas con autorizzazioni rilasciate entro il 2030, purché soddisfino una serie di condizioni, fra cui emissioni inferiori a 270 grammi di CO₂ equivalente per kWh.
Il nuovo testo e' stato contestato sia all'interno della Commissione UE - il vicepresidente esecutivo per il Green Deal Frans Timmermans non ha nemmeno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'atto - sia da numerosi osservatori esterni.
Il braccio di ferro è ripartito immediatamente dopo la bozza della Commissione, con un secco NO espresso da Germania, Austria e Spagna.
La Germania non ha usato mezzi termini per opporsi alla proposta della Commissione: per il suo ministro dell’economia Habeck – dei Verdi – l’inserimento del nucleare nella tassonomia è una «truffa delle etichette».
Anche la Spagna ha respinto la proposta della Commissione europea: includere il nucleare e il gas «sarebbe un passo indietro», secondo il premier Sanchez.
Parigi preme per l’ingresso del nucleare nella tassonomia e non è difficile immaginare perché: la Francia copre gran parte del proprio fabbisogno energetico con l’energia atomica e in un momento di crisi come questo sarebbe molto utile attrarre investimenti
La Francia può contare sull’appoggio di altri Paesi – Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Romania – che avevano cofirmato con Parigi una lettera per chiedere alla Commissione europea di “riconoscere l’energia nucleare come fonte di energia a basse emissioni“, da inserire nella tassonomia.
Nei prossimi mesi sulla Tssonomia si giocherà una partita epocale per il futuro dell'Unione.