La Commissione europea tramite la sua portavoce ha confermato il costante impegno a chiedere al gruppo energetico russo Gazprom il rispetto dei contratti di fornitura del gas. La stessa Presidente Von der Leyen ha più volte sottolineato che le riserve di gas e le forniture di Gazprom sono sottodimensionate rispetto alla capacità storica fornita al suo cliente principale ovvero la Commissione Ue stessa.
L'esecutivo di Bruxelles rimprovera a Gazprom di disattendere le attese europee riguardo l'applicazione di corrette logiche di mercato che avrebbero presupposto l'aumento delle forniture energetiche in concomitanza dell'esorbitante crescita dei prezzi.
Le difficoltà in cui si trovano i Paesi dell'Unione rispetto alla scarsità di forniture energetiche dalla Russia contribuisce ad allontanare una auspicabile prospettiva di distensione dei rapporti tra Bruxelles e Mosca.
Vladimir Putin, forte di un poderoso schieramento al confine con l'Ucraina di 100mila uomini, rimprovera ai Paesi europei di appiattirsi sulle posizioni statunitensi riguardo l'estensione dell'area d'influenza della Nato all'Ucraina. La diplomazia russa sa bene che l'alleanza euro-atlantica è la cornice operativa nella quale l'Unione si può sostanzialmente muovere, nonostante alcuni suoi leader nazionali, come il Presidente francese Macron, in visita di recente a Mosca, si stiano adoperando con solerzia per una de-escalation nella crisi in atto.
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