Si è tenuto venerdi 5 luglio alle 17 il webinar "Europa. Tra Presente e Futuro", promosso dall'istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in collaborazione con l'Agenzia ANSA, nell'ambito del progetto "Cohesion and new funding opportunities - time for results? (TIME4RESULTS)", finanziato dalla DG Regio della Commissione europea.
Hanno animato il dibattito David Natali ed Edoardo Bressanelli, docenti di scienza politica del Sant’Anna, Nicola Verola, direttore generale per l'Europa e la politica commerciale internazionale del Ministero Affari Esteri; Stefano Polli, vicedirettore Agenzia ANSA , Giorgia Castiello e Giulia Giraudo, due giovani allieve del Dottorato in Transnational Governance promosso dalla Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna.
Nicola Verola ha presentato anche il nuovo volume con l'omonimo titolo dato al webinar, per riflettere sul domani dell’Europa, curato insieme all’ex giudice costituzionale Giuliano Amato per l’Enciclopedia Treccani;
Come riporta la stessa agenzia Ansa Verola ha significativamente detto:
"La nascita di una vera politica industriale dell'Ue sarà uno dei grandi temi della prossima legislatura europea: non una politica di concorrenza ma una politica industriale attiva che identificherà settori prioritari in cui incanalare risorse e finanziamenti, sia europei che nazionali".
Nel libro, le tre crisi esogene della pandemia Covid-19, dell'aggressione all'Ucraina da parte della Russia e il "rapporto burrascoso" tra l'Ue e Trump, hanno innescato, a giudizio di molti contributori al volume, cambiamenti profondi nell'Unione europea, in termini di sicurezza e competenze. Tre crisi che hanno "tolto sicurezza sulla nostra incolumità, sulla persistenza della pace in Europa e sul poter fare affidamento al fratello americano", ha evidenziato Verola. Crisi e fattori di incertezza che hanno però innescato anche una serie di riflessioni, a partire dal fondo Next Generation che "ha rotto il tabù del debito comune per affrontare situazione di crisi" e dell'integrazione fiscale a livello europeo e della necessità di dotarsi di una politica industriale che non sia solo politica di concorrenza.
Antonio De Chiara @euroeconomie.it