Il fallimento della sedicesima banca degli Stati Uniti, la Silicon Valley Bank, con sede a Santa Clara e diciassette filiali in California e Massachusetts, agita il sistema bancario e finanziario a livello globale. È stato un crollo lampo quello della SVB, specializzata in prestiti in startup tecnologiche e venture capitale e che a fine 2022 aveva circa 209,0 miliardi di dollari di attività totali e circa 175,4 miliardi di depositi totali.
Per la California si tratta della seconda banca persa in pochissimo tempo: oltre a SVB infatti Silvergate Capital Corp ha deciso di chiudere le sue attività e procedere con la liquidazione.
La caduta di SVB per un effetto a catena ha portato alla chiusura da parte delle autorità americane di Signature Bank, uno dei più importanti istituti che operano con le criptovalute e ha anche messo in serio pericolo la stabilità di Usd Coin a seguito della notizia di una esposizione di circa 3,3 miliardi di dollari da parte di Circle (la società che gestisce gli Usdc) nei confronti di Svb.
Inevitabilmente, le quotazioni dei titoli bancari in tutte le borse mondiali ne hanno significativamente risentito.
Gli Usa hanno deciso di salvaguardare tutti i depositi.
Le autorità americane hanno chiuso SVB, assumendone il controllo e decretandone di fatto il fallimento, il secondo maggiore della storia americana dopo il collasso di Washington Mutual nel 2008.
Biden dalla Casa Bianca, insieme a Janet Yellen al Tesoro, segue gli sviluppi e monitora quanto sta accadendo. La caduta di SVB è stata accelerata da alcune società di venture capital - inclusa Founders Fund di Peter Thiel - che hanno consigliato alle aziende in portafoglio di ritirare i soldi dall'istituto. Un consiglio che si è tramutato in una fuga e in una fallimento a stretto giro, nel giro di meno di 48 ore.
Fra timori e rassicurazioni, le dichiarazioni dei ministri economici in Europa
In Europa si susseguono comprensibili dichiarazioni tranquillizzanti da parte dei massimi responsabili dei Tesori europei. Il ministro delle Finanze francesi, Bruno Le Maire, si è affrettato a precisare di non vedere rischi di contagio per le banche transalpine con un settore considerato "solido". Mentre in Germania l'autorità di vigilanza tedesca Bafin ha fatto sapere che "la situazione critica della filiale tedesca della Silicon Valley Bank non rappresenta una minaccia per la stabilità finanziaria", perché "non è di rilevanza sistemica". Il ministro italiano ha diffuso una nota di apprezzamento per ”la tempestività con cui le autorità americane sono intervenute e confidiamo che, se necessario, anche le autorità europee intervengano con la medesima tempestività valutando anche le implicazioni per la condotta della politica monetaria e per la stabilità finanziaria".
Nel fine settimana, il Cancelliere britannico, Jeremy Hunt, non aveva nascosto timori per le ripercussioni del crac di Svb in Gran Bretagna. La filiale britannica di Silicon Valley Bank è stata prontamente acquisita dal colosso Hsbc.
Sullo sfondo i commenti tecnici evidenziano che le regole di Basilea 3 sono state osservate in modo più stringente nel Vecchio continente.
desk@euroeconomie.it