EN - On July 18, the European Central Bank (ECB) left the base rate for loans is 4.25%, for deposits – 3.75%, for margin loans – 4.5%.
According to the ECB, although some in June most of inflation rates were either stable or decreased, expects inflation to remain above its target over the next year.
The ECB will continue to follow a data-driven approach. In particular, the ECB does not commit to a specific rate level in the future.
FR - Le 18 juillet, la Banque centrale européenne (BCE) a fixé le taux de base pour les prêts à 4,25%, pour les dépôts à 3,75% et pour les prêts sur marge à 4,5%. Selon la BCE, même si en juin la plupart des taux d'inflation étaient stables ou en baisse, elle s'attend à ce que l'inflation reste supérieure à son objectif au cours de l'année prochaine. La BCE continuera de suivre une approche fondée sur les données. En particulier, la BCE ne s’engage pas sur un niveau de taux spécifique à l’avenir.
La Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse: rispettivamente al 4,25% sulle operazioni di rifinanziamento principali, al 4,50% su quelle marginale e al 3,75% sui depositi. Le previsioni non sono state disattese. Per un eventuale secondo taglio, dopo quello effettuato a inizio giugno, la Banca Centrale Europea attende di analizzare la ricca mole di dati attesa da qui fino a settembre, a partire da quelli sull'inflazione e sul mercato del lavoro. Non si profila un percorso tracciabile in vista del meeting del 12 settembre, ogni scenario resta aperto.
Il Consiglio direttivo ha fatto sapere di essere "determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine". La Bce si ripropone di mantenere ”i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine" e di contunuare "a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione". Si rimarca la distanza ancora raggauardevole del target del 2%. Secondo il board della Bce "le pressioni interne sui prezzi restano alte, l'inflazione dei servizi è elevata ed è probabile che quella complessiva rimanga al di sopra dell'obiettivo fino a gran parte del prossimo anno".
Lagarde ha ripetuto anche il 18 luglio che la Bce è determinata ad "assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine". E manterrà "i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine". Tre i punti chiave che guideranno la rotta nei prossimi mesi, secondo Lagarde. La politica fiscale "dovrebbe puntare a rendere l'economia più produttiva e più competitiva, e questo aiuterebbe la crescita potenziale e ridurrebbe la pressione dei prezzi". Un'attuazione "veloce ed efficace del Next Generation Eu". E poi i "passi avanti verso l'unione dei mercati di capitali e il completamento dell'unione bancaria, oltre che il rafforzamento del mercato unico". Sono "fattori chiave che contribuirebbero all'innovazione e all'incremento degli investimenti nella transizione verde e digitale". In positivo va rilevato che "la richiesta dei mutui delle famiglie è cresciuta per la prima volta dall'inizio del 2022".
La Bce ha chiarito il suo operato riguardo il Programma di acquisto per l'emergenza pandemica Pepp, l'Eurosistema non reinveste più tutto il capitale rimborsato sui titoli in scadenza, riducendo il portafoglio di 7,5 miliardi di euro al mese, in media. L'obiettivo del Board è di terminare i reinvestimenti nel quadro di tale programma alla fine del 2024.
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