Nel corso del Consiglio Energia a Bruxelles, i ministri europei del settore, martedi 28 marzo, hanno ratificato a maggioranza il regolamento sullo stop ai motori termici alimentati a benzina e diesel nel 2035 nell'UE.
Hanno votato a favore la gran maggioranza dei convenuti, l'unico voto contrario è stato espresso dalla Polonia, mentre Italia, Romania e Bulgaria si sono astenute, formando un fronte critico che comunuqe conta di ottenere, negli anni che separano dallo stop definitivo, una estensione della deroga ai motori alimentabili con biocarburanti.
Il quadro generale dell'accordo era maturato a margine del Consiglio europeo generale con la Germania che, nel fine settimana, aveva raggiunto con la Commissione una intesa sull'utilizzo futuro di veicoli con motori a combustione interna che utilizzano carburanti sintetici (e-fuels).
Più ravvicinata è invece la scadenza che vede Italia, Polonia, Repubblica ceca e Bulgaria contrari ai nuovi standard previsti dal 2025 dalla norma EURO 7. I governi dei Paesi contrarii ritengono troppo alti i costi da sostenere (a monte e a valle), per l’adeguamento, a carico delle filiere di produzione, dei veicoli ai nuovi requisiti europei relativi alle emissioni.
Il consesso hanno inoltre approvato la proroga di un altro anno, fino al 31 marzo 2024, del regolamento di emergenza sulla riduzione della domanda di gas naturale, che prevede il taglio volontario ma coordinato del 15% dei consumi.
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