EU - The French and Eu Commission presidents spoke to Cinese President Xi Jimping in a trilateral meeting off Xi's two-day state visit to Paris on May 5 and 6. Among the topics covered, discussions on "fair rules for all" in trade were relevant, as well on the imbalances resulting from Chinese exports to Europe.
IT - Incontro dei presidenti di Francia e Commissione europea con il presidente cinese Xi Jimping nei due giorni del 5 e 6 maggio di Xi a Parigi. Tra gli argomenti trattati, sono state rilevanti le discussioni sulla reciprocità negli scambi commerciali, nonché sugli squilibri derivanti dalle esportazioni cinesi verso l’Europa.
“L’avvenire del nostro continente dipenderà chiaramente anche dalla nostra capacità di continuare a sviluppare in modo equilibrato le nostre relazioni con la Cina”, ha sottolineato Macron all'Eliseo in presenza di Xi e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen giunta a Parigi per l’occasione.
La postura assunta dal presidente francese è connotata da un doppio profilo assertivo. Il primo sul fronte economico, il secondo su quello geostrategico.
Nel più ampio contesto delle relazioni economiche, Macron non è nuovo alla richiesta, a nome dell’Unione europea, di una più forte reciprocità commerciale con Pechino. E all'Eliseo il presidente francese ha voluto rimarcarne l'importanza per i destini economici europei.
Sul secondo tema scelto, al fine di dare al confronto il rango geostrategico atteso, il presidente Macron ha dichiarato a margine dell'incontro con XI che il “coordinamento” con la Cina sulle “crisi maggiori” in Ucraina e in Medio Oriente è “assolutamente decisivo”.
In linea con la posizione francese, la presidente della Commissione von der Leyen ha rimarcato che “L’Ue e la Cina vogliono buone relazioni e dato il peso globale della Cina il nostro impegno è quello di assicurare il mutuo rispetto per evitare equivoci e trovare soluzioni alle sfide globali" e ha aggiunto che
“La Cina è importante per l’Ue per affrontare le maggiori sfide globali, come la nostra lotta comune contro il cambiamento climatico”. Una postura diplomatica quella della presidente von der Leyen che è apparsa aperta la dialogo selettivo Ue-Cina su specifici macrotemi “è importante che è oggi” Ue e Cina parlino “di come cooperare individuando dove i reciprochi interessi sono allineati”.
Il presidente cinese Xi Jinping ha replicato con altrettanta disponibilità con un invito a coordinarsi maggiormente sui principali dossier dell'attuale e complessa fase storica: “Come due grandi potenze mondiali, la Cina e l’Ue devono rimanere partner, perseguire il dialogo e la cooperazione, approfondire la comunicazione strategica, rafforzare la fiducia reciproca strategica, consolidare il consenso strategico e impegnarsi nel coordinamento strategico”. Sono dichiarazioni dal tono diplomatico e solenne ma restano le distanze sebbene Xi, anche in questo viaggio in Europa, è sembrato voler ricollocare la Cina in un ruolo più attivo nel mutato quadro geopolitico dopo la guerra in Ucraina e le recrudescenze del conflitto israelo-palestinese.
Dopo la due giorni parigina, Xi Jimping è volato dal 7 maggio in Serbia e Ungheria. Non a caso, sono questi i due Paesi europei governati da leader, con fama di autocrati nel resto dell'Unione europea, che non hanno mai usato toni critici con la Cina paragonabili a quelli non di rado sentiti a Bruxelles ed in altre cancellerie europee.
Antonio De Chiara @euroeconomie.it