Sotto il profilo degli eventi europei, la seconda settimana di gennaio è stata sicuramente segnata dal dolore del ricordo del Presidente in carica del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso a 65 anni nella giornata di martedi 11 gennaio, dopo alcune settimane di ricovero per complicazioni polmonari. Descritto dai più come uomo mite e gentile, Sassoli ha avuto un energico e attivo ruolo nel ruolo di presidenza dell'emiciclo parlamentare europeo. Di formazione cattolico-democratica, Sassoli è stato per anni un volto noto del TG1 ed è poi passato alla politica attiva nelle file del Partito Democratico, fino all'elezione prima Vice e poi a Presidente del Parlamento europeo. Si è battuto tenacemente perchè l'assise restasse aperto durante la pandemia da Covid-19, in segno di caparbia resitenza della democrazia europea messa in difficoltà dai gravi eventi succedutisi nel 2020 e 2021.
Il richiamo costante all'esigenza di solidarietà tra i popoli dell'Unione europea ne ha fatto una figura molto stimata e seguita nella vita politica europea, nelle vesti di autorevole figura tra i Socialisti e Democratici europei. Un politico d'ispirata tensione europeista fondata sui diritti democratici che ha addirittura fatto del tenace Sassoli, politico non gradito alla russia putiniana. In estate aveva espresso una posizione chiara sull'esigenza di rifomare il Fiscal Compact.