EN - The European Central Bank, once again and unsurprisingly, maintained its key rates between 4% and 4.75% this Thursday, at the end of its monthly meeting in April.
A decline in the latter, however, seems to be approaching, with inflation continuing to fall in the euro zone. Analysts anticipate the June meeting as a plausible deadline.
IT - La Banca centrale europea, ancora una volta e come da attese, mantiene i suoi tassi di interesse tra il 4% e il 4,75%, a seguito della riunione mensile di aprile. La discesa dei tassi comincia a diventare un obiettivo più raggiungibile considerando che l'inflazione continua a decrescere nell'eurozona. Un primo taglio alla riunione di giugno resta l'ipotesi più plausibile.
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"Se la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell'inflazione di fondo e all'intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l'inflazione stia convergendo stabilmente verso l'obiettivo, sarebbe opportuno ridurre l'attuale livello di restrizione della politica monetaria", si legge nel comunicato del Consiglio direttivo della Bce.
"L'inflazione - scrive la Bce - ha continuato a ridursi, soprattutto per effetto dell'andamento più contenuto degli alimentari e dei beni. Le misure dell'inflazione di fondo stanno perlopiù diminuendo, la crescita dei salari registra una graduale moderazione e le imprese stanno assorbendo parte dell'incremento del costo del lavoro con i loro profitti. Le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e i precedenti rialzi dei tassi di interesse continuano a incidere sulla domanda, contribuendo al calo dell'inflazione. Tuttavia le pressioni interne sui prezzi sono forti e mantengono elevata l'inflazione dei servizi".
Una precisazione non manca nel comunicato: le "decisioni future assicureranno che i tassi di riferimento restino sufficientemente restrittivi finché necessario".
Il Consiglio direttivo comunica inoltre che "intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Pepp (pandemic emergency purchase programme) nella prima parte del 2024". Nella seconda parte dell'anno "intende ridurre il portafoglio del Pepp di 7,5 miliardi di euro al mese, in media, e terminare i reinvestimenti nell'ambito di tale programma alla fine del 2024.Il Consiglio direttivo continuerà a reinvestire in modo flessibile il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del Pepp, per contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria riconducibili alla pandemia".
Staff @euroeconomie.it