Nella dichiarazione diffusa dalla presidenza a margine dell'Eurogruppo di lunedi 11 marzo si legge che la riforma del Patto di stabilità è concepita "per rafforzare la sostenibilità del debito e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva attraverso riforme strutturali e investimenti, promuovendo al tempo stesso la titolarità nazionale e rafforzando l'applicazione delle norme. Ci impegniamo a garantirne un'attuazione coerente e rapida nel corso di quest'anno".
Risultano confermate le anticipazioni del commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni che intervistato all'arrivo, aveva anticipato che, dopo l'approvazione al Parlamento europeo della riforma del Patto di Stabilità, i Paesi dell'Eurozona si sarebbero impegnati ”ad introdurre il quadro di regole stabilito nel nuovo Patto di Stabilità e Crescita UE in un arco di tempo molto ristretto." Facendo riferimento ad una sfida, Gentiloni ha accreditato, come prevalente nel consesso, l'intenzione di non posticiparne l'adozione.
“Lavoreremo intensamente durante l'estate sui piani a medio termine con gli Stati membri” ha poi assicurato Gentiloni commentando l'esito all'uscita dal consesso dei ministri finanziari dell'Eurozona..
Sugli altri ordini del giorno, un tweet di commento del presidente Paschal Donohoe ha sintetizzato gli esiti negoziali: “Una riunione dell'Eurogruppo di marzo molto produttiva con due dichiarazioni concordate dai ministri delle finanze dell'UE: una incentrata sul coordinamento di bilancio tra i membri dell'eurozona per il 2025 e un'altra sulla priorità a lungo termine del rafforzamento dell'Unione dei mercati dei capitali.”
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