La Presidente della Banca centrale europea Lagarde ha recentemente ribadito che resta fiduciosa sul calo dell'inflazione ndell'Eurozona nel corso del 2022. Intervenendo ad un evento organizato dalla agenzia Reuters, la Presidente ha lasciato intendere che la Bce, pur in un quadro di attenzione per l'inflazione, non prevede di effettuare inasprimenti nel 2022. Nell'Eurozona, infatti, "resta molto improbabile un aumento dei tassi di interesse durante l'anno prossimo", ha evidenziato Lagarde, aggiungendo che la Bce "non esiterà ad agire per combattere l'inflazione elevata non appena sarà necessario".
I dubbi tra gli analisti restano, molti escludono un aumento dei tassi di interesse nel 2023, se l'inflazione dovesse continuare a essere più alta dello scenario base della Bce nel 2022.
lL'incontro di politica monetaria del prossimo 16 dicembre, ipotrebbe sancire n cui è probabile che i banchieri centrali metteranno fine al programma di stimolo emergenziale (Pepp) da 1,85 miliardi di euro, ma allo stesso tempo potrebbero decidere di compensarlo, implementando altre misure di sostegno tramite, ad esempio, aumenti degli acquisti con il programma App, preesistente alla crisi.
Sull'impatto economico delle nuove varianti pandemiche Lagarde ha rassicurato sulle capacità di adattamento sia del sistema economico europeo che della capacità di gestire emergenze dalla Bce.
Nota dello Staff per la rubrica Macro/Scenari di @euroeconomie