Si è riunito venerdi 23 febbraio nelle Fiandre a Gent l'Eurogruppo
La richiesta francese di accelerare l'unione UE del mercato dei capitali
A Gent, il ministro francese Bruno Le Maire ha lanciato un appello ai governi europei sulla necessità ed urgenza di un accordo sull'unione del mercato dei capitali per procedere a una maggiore integrazione. Il ministro economico di Parigi, si è, in particolare, rivolto ai governi che da soli 'su base volontaria' intenderanno procedere “una nuova battaglia decisiva, quella della crescita.” Con enfasi il ministro economco francese ha evocato lo spettro di anni di stagnazione: "Nessuno può accettare che la crescita europea sia un punto inferiore a quella americana. Nessuno può accettare che le prospettive di crescita in Europa siano recessione o stagnazione”.
Le Maire ha proposto 'una vigilanza europea volontaria che potrebbe essere esercitata dall'autorità Ue dei mercati finanziari', la prospettiva di lanciare un prodotto di risparmio europeo volontario e la 'cartolarizzazione volontaria' comune per mobilitare gli enormi risparmi disponibili per l'investimento.
Nello specifico Parigi ha proposto all'Eurogruppo che la vigilanza europea volontaria sia esercitata dall’Esma, l’autorità europea dei mercati finanziari, con le banche d’investimento, le borse valori e i gestori patrimoniali che aderiscano a questa supervisione volontaria.
La seconda proposta è quella di istituire un prodotto di risparmio europeo con gli Stati che lo desiderano da lanciare nel 2024. Un simile prodotto ha fatto pensare al modello del fondo pensione unico già realizzato in Francia, con grandi riscontri sui mercati. L’idea è quella di fare un esperimento che faccia da apripista.
L'UE deve tornare a crescere
Secondo Le Maire: “La crescita europea deve essere liberata dalle sue catene e la prima catena è il denaro, non ce n’è abbastanza a disposizione. Il denaro degli europei dorme invece di lavorare e se vogliamo che il denaro degli europei funzioni invece di dormire dobbiamo realizzare l’Unione dei mercati dei capitali”.
La sfida di Le Maire è doppia: rimanere competitivi rispetto a Usa e Cina, mantenendo fede agli impegni su clima e sicurezza, e al tempo stesso tornare a crescere.
Ammontano ad una cifra notevole, i risparmi privati degli europei. Si tratta di ben 35.000 miliardi di euro, un terzo di questi, più di 10.000 miliardi, è depositato nei conti bancari.
Risale ai Trattati di Roma l'obiettivo di un mercato unico dei capitali, ma è solo nel 2015 che la Commissione europea, in seguito alla crisi del 2011, presenta il suo primo piano di azione per l’Unione dei mercati dei capitali. Rimangono ostacoli sulle regole di vigilanza, fiscalità e insolvenza. E su questi profili che la proposta francese di questo febbraio del 2024 intende far fare all'Unione europea i passi avanti che, secondo Parigi, servono per trovare risorse per restare competitiva nello scenario economico globale.
Antonio De Chiara @euroeconomie.it