Il rublo crolla con le nuove sanzioni sulla Russia per l'invasione in Ucraina, tra cui gli avviati processi di esclusione di alcune importanti banche moscovite dal circuito dei pagamenti Swift. Le oscillazioni della valuta russa sono intorno al 20% al ribasso sul dollaro. Il rublo resta schiacciato sopra quota 100 nel cambio con la valuta statunitense, ben sopra quota 75 sulla quale la moneta russa si attestava prima della guerra,
A causa delle sanzioni occidentali, la Banca centrale della Federazione Russa è intervenuta il 28 febbraio alzando il tasso di riferimento al 20%, il giorno dopo aver annunciato una serie di misure volte a supportare i mercati domestici. E sono sempre le sanzioni che congelano le attività in valuta forte della Banca centrale russa ad impedire all'istituto guidato dal 2013 da Ėl'vira Nabiullinadi ad usare le riserve valutarie per comprare rubli sul mercato. Il sistema finanziario russo è destinato ad attraversa una fase di accentuato stress e sono forti i timori che possa ritrovarsi non in grado di soddisfare i suoi obblighi di finanziamento. Il contesto con la guerra in corso sembra stavolta oggettivamente più complesso delll'annessione della Crimea nel 2014, con la governatrice in grado di poterne più agevolmente gestire l'impatto. La prestigiosa Forbes aveva inserito nel 2015 la Nabiulliunadi nella sua classifica delle donne più potenti del mondo, riconoscendo alla governatrice russa di aver ben gestito "il tasso di cambio del rublo durante la crisi politica ucraina, e di favorire la crescita di un'economia che cerca di evitare una recessione".Probabile una contrazione dell'economia russa del 20% trimestre su trimestre nel secondo trimestre e per l'intero anno di circa il 3,5%. L'inflazione potrebbe chiudere l'anno intorno al 10% in una combinazione di causa-effetto delle tendenze macroeconomiche in atto.Sui media globali, si commenta come sia evidente la sottovalutazione di Mosca dell'impatto delle leve sanzionatorie di natura finanzaria dell'area euroatlantica.