Le previsioni intermedie d'inverno della Commissione europea sono state presentate a Bruxelles lunedi 13 febbraio dal vicepresidente Dombrovskis e dal Commissario aglia Affari economici Gentiloni.
La Commisione europea stima per il 2023 una crescita dello 0,8% nell'UE e dello 0,9% nella zona euro, ovvero rispettivamente 0,5 e 0,6 punti percentuali in più rispetto alle previsioni d'autunno. Il tasso di crescita per il 2024 rimane invariato, rispettivamente all'1,6% e all'1,5% per l'UE e la zona euro. Alla fine del periodo di previsione, il volume della produzione dovrebbe superare di quasi l'1% quello previsto nelle previsioni d'autunno.
La crescita nei singoli Paesi
La crescita nel 2023 si fermerà in Germania allo 0,2% e in Francia allo 0,6%. Per l'Italia è stimata allo 0,8%. Farà meglio la Spagna con un miglioramento dell’1,4%. L’economia che crescerà di più sarà quella dell’Irlanda: 4,9%.
Nel 2024 la situazione si rovescerà: l’Italia dovrebbe tornare in coda all’1%, il livello più basso dell’intera Ue. La Germania salirà a +1,3%, Francia +1,4%, la Spagna del 2%.
L’inflazione
La Commissione prevede un progressivo calo (9,2 per cento nel 2022 al 6,4 nel 2023, 2,8 nel 2024 nell’Ue) nei prossimi semestri, complice la restrizione monetaria della Banca centrale europea e salvo problematiche esogene che potrebbero rallentare il rientro del livello di crescita dei prezzi nel target del 2%, parametro statutario della Bce.