EN - The European Council elects Antonio Costa as the new President. The european leaders proposes Ursula von der Leyen as candidate for President of the European Commission and chooses Kaja Kallas as candidate for High Representative for Foreign Affairs and Security Policy.
IT - Il Consiglio Europeo elegge Antonio Costa nuovo Presidente. I leader europei propongono Ursula von der Leyen come candidata alla presidenza della Commissione europea e scelgono Kaja Kallas come candidata ad Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha ufficializzato su X le scelte del vertice Ue per le nomine dei top jobs. Senza sorprese le indicazioni, come già ampiamente anticipato dai media da giorni. A succedergli il socialista portoghese Costa. Le indicazioni di Von der Leyen e Kallas dovranno essere confermate dal Parlamento europeo nel voto che dovrebbe tenersi il 18 luglio a Strasburgo.
Sei leader europei di diversi gruppi politici, tra cui il cancelliere tedesco Scholz e il presidente francese Macron, avevano concordato e annunciato, sin da martedi 25 giugno, le tre figure apicali della Ue in vista del vertice di Bruxelles.
Le reazioni
Kaja Kallas, parlando a Bruxelles, ha sottolineato la "grande responsabilità" in questo periodo di tensioni geopolitiche, citando la guerra in Ucraina e la crescente instabilità come sfide significative.
Antonio Costa si è congratulato con von der Leyen e Kallas per le loro nomine, promettendo il suo impegno a mantenere l'unità tra i 27 Stati membri dell'UE.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, membro dell'SPD, si è congratulato con Leyen, Kallas e Costa, descrivendo la loro nomina come un'indicazione significativa sulla piattaforma online X.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sottolineato l'importanza della piattaforma politica di von der Leyen, che spera continuerà a fornire una guida, guardando in particolare al Partito popolare europeo, ai socialdemocratici e ai liberali al Parlamento europeo.
Gli scontenti
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha espresso il suo malcontento per la decisione presa dai sei leader europei in vista del vertice, definendo questo approccio “oligarchico”, considerando la sua esclusione dagli accordi per questa prima tornata di nomine un atto irrispettoso e che ha inoltre emarginato la terza forza a Strasburgo del gruppo Ecr che presiede.
Nonostante le critiche, la Meloni si è astenuta dal voto sulla nomina di Leyen, votando contro la nomina di Costa e Kallas. Il primo ministro ungherese Orban ha dichiarato pubblicamente la sua contrarietà all'intero trio indicato.
In vista del 18 luglio a Strasburgo
Con la maggioranza nel neoeletto Parlamento europeo, l'elezione di Ursula von der Leyen è prevista per la prima sessione a metà luglio, anche se i potenziali dissidenti potrebbero presentare difficoltà per garantire la maggioranza assoluta richiesta per la sua elezione. La presidente nominata si è affrettata a dichiara, con realismo, di essere già in campagna elettorale per cercare di allargare la base di consenso parlamentare prevedibilmente erosa dai possibili franchi tiratori, fisiologicamente influenti con il voto segreto.
Nei prossimi mesi le attese nomine per i portafogli economici
Una volta confermata la guida della Commissione, si dovrà comporre il nuovo esecutivo nominando i vicepresidenti e i Commissari. Su queste figure ci saranno animati confronti tra i leader europei. La celerità con le quali i sei negoziatori a Bruxelles hanno indicato i cosiddetti top jobs dell'Unione, dovrà far posto ad un approccio più meditato e mediato per le nomine che saranno condizionate dall'evolversi del clima politico soprattutto nei Paesi fondatori. Il presidente francese Macron ha dato un segnale anche in questo senso, anticipando a margine del Consiglio la conferma di Breton in Commissione che se dovesse andare alla vicepresidenza occuperebbe un posto ambito dall'Italia. Macron ha scelto una strategia assertiva in vista di una sconfitta del fronte europeista alle elezioni in Francia, indette anticipatamente dallo stesso Macron, e che si terranno il 30 giugno con ballottaggio previsto per il 7 luglio.
Euroeconomie seguirà con consueta attenzione il percorso che condurrà alle nomine dei responsabili dei ruoli e dicasteri economici nella Commissione.
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