Calano sia il deficit che il debito dell'eurozona nel terzo trimestre del 2021. Lo certifica l'Eurostat nell'aggiornamento rilasciato il 21 gennaio. Rispetto al 6,4% del trimestre precedente, il calo risulta significativo con un deficit della zona euro, corretto dai fattori stagionali, che si attesta al 4%. Pur risultando "alto se comparato a quelli pre-pandemia", si rafforza la tendenza alla decrescita, spiega l'ufficio statistico europeo, con i progressi del rimbalzo del Pil in atto. Un dato che è dovuta "alla crescita delle entrate, alla riduzioni delle spese e a un Pil più alto rispetto al secondo trimestre del 2021". In calo anche il deficit totale dell'Ue, che passa dal 5,8% del secondo trimestre dell'anno scorso al 3,7% nel trimestre successivo.
La crescita del Pil aggregato dell'eurozona genera anche un calo del debito pubblico nell'area che passa dal 98,3% del secondo trimestre al 97,7% e decresce anche nell'Unione dal 90,9% al 90,1%.
Su un orizzonte più lungo, l'Eurostat rileva comunque che su base annua "il debito continua a crescere" rispetto al terzo trimestre del 2020 passando nella zona euro dal 96,6% al 97,7%, quello dell'Ue dall'82,9% al 90,1%. L'Eurstat rileva che la causa va ricercata "nelle misure finanziarie necessarie per mitigare l'impatto sociale ed economico della pandemia". Si tratta sostanzialmente di "debito buono" parafrasando la vulgata mediatica che accredita con accezione positiva la crescita dell'indebitamento, cercando di ottenere un rimbalzo, per quanto possibile, adeguato al recupero atteso dopo l'impatto recessivo della pandemia.