EU/EN - The European Central Bank has lowered borrowing costs for the fifth time since June, with the eurozone economy struggling and its 2 percent inflation target within reach.
The ECB cut its deposit rate by a quarter point to 2.75 percent, as all analysts had expected, and President Lagarde has not ruled out further easing, while reiterating that they are not committing to a particular rate path in advance.
IT - Giovedi 30 gennaio dalla Banca centrale europea arriva il quinto taglio dei tassi consecutivo, un altro quarto di punto, che porta il tasso principale, quello sui depositi, al 2,75 per cento. Una decisione largamente attesa e, ha precisato la presidente Lagarde, presa all'unanimità dal board direttivo, dove pure alcuni membri non sempre sono state allineati su strategie espansive, che oggi, riflettendosi nel calo dei tassi, mirano a rivitalizzare le economie dell'Eurozona.
L'approccio resta prudente, dice la Lagarde, sempre indirizzato dai dati che arriveranno volta per volta e la necessità l'economia dell'Eurozona ma insomma più che di un controllo ferreo dell'inflazione, che oggi fa meno paura, ha bisogno di credito disponibile a tassi più bassi.
Anche perché alle difficoltà legate al costo dell'energia e all'incertezza del quadro internazionale potrebbero presto aggiungersi gli effetti nefasti dei dazi dell'amministrazione Trump.
"L'economia del quarto trimestre del 2024 è stata stagnante - ammette la Lagarde - e i dazi sono certamente pericolosi ma i segnali di ripresa non mancano, anche la nostra politica aiuterà, e il processo deflazionistico sembra avviato, il traguardo del 2 per cento potrebbe essere raggiunto entro l'anno, non vedo una stagflazione".
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