Eurostat ha diffuso i dati sull'inflazione registrando ad aprile 2023 un ritorno alla crescita dei prezzi nella zona euro. Secondo i dati resi noti martedì dall'Ufficio statistico dell'Unione europea, il tasso d'inflazione annuale è aumentato di un decimo di punto percentuale rispetto a marzo, raggiungendo il 7%.
Si tratta del primo rialzo dell'inflazione dopo la discesa iniziata nel novembre scorso dai livelli record toccati nel 2022.
A tirare la volata dei prezzi è stato il settore alimentare, dal tabacco e dagli alcolici, sebbene l'incremento dei prezzi nel comparto sia sceso di quasi due punti percentuali attestandosi al 13,6% rispetto al 15,5% di marzo.
Seguono i beni industriali non energetici (6,2%, rispetto al 6,6% a marzo), e i servizi (5,2%, rispetto al 5,1% di marzo). Inversione di tendenza invece per i prezzi dell'energia, che ad aprile sono tornati a salire, facendo registrare il 2,5% rispetto al -0,9% del mese precedente.
La cosiddetta inflazione di fondo, che non tiene conto dei prezzi dell'energia, degli alimenti, dell'alcol e del tabacco, è scesa di un decimo di punto percentuale al 5,6%.
L'inflazione risulta ancora al 7,6% in Germania e in aumento in Francia (6,9% ad aprile contro il 6,7% di marzo).
Il dato dell'inflazione in Italia è sopra la media europea. Ad aprile l'inflazione italiana registra, secondo l'Istat, un aumento dell'8,3% rispetto allo stesso periodo del 2022 e dello 0,5% sul mese scorso, quando il tasso di inflazione si era collocato al 7,6%. L'accelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, all'aumento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da 18,9% a 26,7%).
La stagnazione prevista da gran parte degli analisti è stata smentita dall'incremento registrato, un ulteriore incentivo per la Banca centrale europea ad alzare nuovamente, seppur in maniera moderata, i tassi di interesse nella riunione di giovedì 4 maggio.
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