EN - The first Eurogroup after the European elections was held on Thursday 20 June.
The summit of economic ministers of the Eurozone took place the day after the European Commission announced the opening of an excessive public deficit procedure against seven countries, including France and Italy.
IT - Giovedi 20 giugno si è tenuto il primo eurogruppo dopo le elezioni europee.
Il summit dei ministri economici della zona Euro segue di un giorno l'annuncio della Commissione europea dell'apertura di una procedura per disavanzo pubblico eccessivo nei confronti di sette paesi, tra cui Francia e Italia.
Il summit presieduto da Paschal Donohoe, ha risentito del complesso negoziato in atto sulle figure apicali dell'Ue e sulla prossima composizione dell'esecutivo comunitario europeo. Sin da maggio i ministri finanziari della zona euro hanno infatti concordato di dedicarsi alle misure legislative dell'Ue solo dopo la formazione della nuova Commissione, confrontandosi nel frattempo su un programma di lavoro che prevede focus sui progressi a livello nazionale.
Dal quadro generale tracciato nei mesi scorsi dall'accordo sul nuovo Patto di Stabilità, sono emerse posture nazionali che Donohoe ha provato riportare in un confronto ordinato sulle politiche fiscali. Meno indebitamento e deficit sono da raggiungere per il 2025 secondo Donohoe che li ha definiti “impegni che i governi e i ministri delle finanze si sono assunti gli uni con gli altri e sono sicuro che saranno onorati.”
Il clima generale nella zona euro risente della procedura per disavanzo pubblico eccessivo avviata dalla Commissione nei confronti di Francia, Italia e altri cinque paesi. Il comunicato di mercoledi 19 giugno ha fatto irruzione nel dibattito politico-economico europeo. Le strategie di finanza pubblica a Parigi e Roma sono inevitabilmente e ulteriormente finite sotto i riflettori dei media.
L'Italia preoccupa per il suo debito che ammonta a circa il 138% del prodotto interno lordo (PIL) con una crescita inferiore all’1%.
La Francia ha un sistema politico sospeso in vista delle elezioni politiche. La riduzione dell'aliquota Iva su energia e carburante e l'abrogazione delle proposte di riforma delle pensioni proposte dal Raggruppamento Nazionale mal si potrebbero conciliare con il rigore sui conti richiamato da Donohoe. Rassicurano invece i governi le aperture del commissario all'economia Gentiloni che in questi giorni ha manifestato intenzioni collaborative con i Paesi membri alle prese con la prossima gestione delle misure per affrontare la procedura d'infrazione.
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