Le atrocità dell'invasione russa in Ucraina stanno convincendo i 27 Paesi Ue ad allargare le sanzioni contro la Russia al capitolo “energia”.
Bando al carbone russo
ll bando al carbone russo è la misura, escogitata dagli sherpa di Bruxelles, su cui tutte le delegazioni degli Stati Ue sono stati disposti a convergere all’Ecofin del 5 aprile considerando che una eventuale rinuncia al gas russo è quantomeno complicata per la prima e la terza economia europea, quella tedesca e italiana. Per gas e petrolio – è l’orientamento emerso all’Ecofin – si procederà con gradualità.
L’orientamento è emerso all’Ecofin è stato sintetizzato dal ministro delle Finanze francese Le Maire. "I Ventisette hanno dato prova della loro disponibilità a estendere le restrizioni a sulle importazioni e le esportazioni" della Russia, "hanno indicato la loro determinazione ad ampliare la lista delle personalità e l'elenco delle imprese assoggettate a sanzioni e hanno indicato la loro volontà di includere nelle sanzioni il settore energetico, in proporzioni e seguendo un calendario da definire".
Le misure specifiche
Il primo è un divieto di importazione di carbone dalla Russia, che vale 4 miliardi di euro all'anno,
La seconda misura del pacchetto è un totale divieto di transazione su quattro importanti banche russe, per il 23% della quota di mercato nel settore bancario russo,tra cui la seconda banca russa Vtb.
Il terzo pilastro è il divieto di accesso ai porti dell'Unione alle navi russe e alle navi operate dalla Russia, ad eccezione di avi cargo con prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e di fornitura energetica.
Di altri 10 miliardi di euro è composta la quarta parte delle sanzioni sulle esportazioni mirate a computer quantistici e semiconduttori avanzati ma anche macchinari e mezzi di trasporto delicati.
Altri 5,5 miliardi di euro di sanzioni sono previsti su prodotti dal legno al cemento, dai frutti di mare ai liquori, e il divieto alla partecipazione delle società russe agli appalti pubblici negli Stati Ue.
Le sanzioni ad personam
Bruxelles ha inoltre aggiunto alla sua lista di persone colpite da restrizioni, divieto d viaggi e congelamento dei beni sia Ekaterina Tikhonova che Maria Vorontsova, le figlie di Putin dal suo primo matrimonio.
Tra i grandi oligarchi spiccano i nomi dei sanzionati Herman Gref, a capo della più grande banca russa, Oleg Deripaska, oligarca del'alluminio, nonchè Alexander Shulgin, il capo della piattaforma di e-commerce Ozon, Boris Rotenberg, uno dei più stretti soci in affari del presidente Putin e Said Kerimov, che controlla la più grande società per l'estrazione dell'oro Polyus.
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